Afferrare un’ombra. Vita di Jim Thorpe

Ci sono vite che sembrano scolpite nella leggenda e destinate a essere raccontate più volte, ma poche hanno il peso simbolico e la complessità di quella di Jim Thorpe. Afferrare un’ombra. Vita di Jim Thorpe di Tommaso Giagni è un libro che non si limita a narrare le imprese di uno dei più grandi atleti della storia, ma scava nelle pieghe di un’esistenza tormentata, in bilico tra trionfi straordinari e ingiustizie brucianti, tra la gloria di essere considerato il più grande sportivo della sua epoca e l’amarezza di un riconoscimento che per troppo tempo gli è stato negato.

Il titolo del libro è già una dichiarazione di intenti: Thorpe non è solo un campione, ma una figura sfuggente, impossibile da incasellare in una definizione univoca. La sua storia è quella di un nativo americano cresciuto in un’America che non era pronta ad accettare il suo talento, capace di eccellere in ogni disciplina, ma sempre costretto a dimostrare di meritare un posto nel pantheon dello sport. Giagni costruisce un racconto che si muove su più piani temporali, ricostruendo la parabola di un uomo che fu un mito vivente e poi un’ombra, cancellato dagli annali per un’ingiustizia burocratica e riscoperto solo dopo decenni. Thorpe non era soltanto un atleta straordinario, ma un simbolo di resistenza e determinazione, un uomo che ha dovuto combattere non solo contro gli avversari sul campo, ma anche contro i pregiudizi, le istituzioni e le barriere sociali imposte dal suo tempo.

Ciò che rende questo libro speciale è la sua capacità di restituire la grandezza di Thorpe senza cadere nella celebrazione sterile. L’autore non si limita a elencare i suoi successi – dalla vittoria olimpica nel pentathlon e decathlon del 1912 alla carriera nel football e nel baseball professionistico – ma scava nella sua dimensione umana, nel rapporto con le sue origini, nelle contraddizioni di un’America che esaltava i suoi eroi solo fino a quando rispettavano determinate regole. Thorpe fu un innovatore in ogni sport che praticò, ma la società del suo tempo non gli permise mai di essere pienamente accettato come il campione che era. La revoca delle sue medaglie olimpiche, avvenuta con una fretta sospetta e basata su una violazione discutibile delle norme sul dilettantismo, è uno degli episodi più amari della sua vicenda e Giagni lo racconta con la giusta dose di indignazione e rigore storico. La sua storia è quella di un uomo che fu strappato al suo stesso trionfo, costretto a vivere decenni nell’anonimato mentre il mondo dello sport andava avanti, dimenticandolo troppo in fretta.

Lo stile narrativo è coinvolgente, denso di riferimenti storici e culturali che permettono di comprendere non solo la vita di Thorpe, ma anche il contesto in cui si è svolta. L’autore ricostruisce l’America dell’epoca con precisione, mostrando il razzismo istituzionalizzato, le contraddizioni dello sport dilettantistico e il peso delle politiche di assimilazione forzata dei nativi americani. La scrittura è fluida e cinematografica, capace di trasportare il lettore dentro le partite giocate da Thorpe, dentro i momenti di gloria e dentro quelli di sconforto. Non è un semplice resoconto biografico, ma un affresco potente su cosa significhi lottare contro il destino e le istituzioni.

Un altro elemento che rende il libro così avvincente è la sua capacità di alternare il racconto sportivo con una riflessione più ampia sulla figura di Thorpe e sul significato della sua eredità. La sua storia non è soltanto quella di un atleta eccezionale, ma quella di un uomo che ha incarnato il sogno americano nella sua forma più autentica, senza mai riuscire a godere appieno dei suoi frutti. Il libro non si limita a ricostruire i suoi successi, ma indaga le sue fragilità, le difficoltà economiche che affrontò dopo il ritiro, la perdita di riconoscimento e le battaglie per la sua riabilitazione postuma.

Afferrare un’ombra è un libro che va oltre lo sport, parlando di identità, discriminazione e riscatto. È la storia di un uomo che ha incarnato il sogno americano nella sua forma più autentica, ma che ha anche sperimentato il lato più crudele di quel sogno. Un libro imprescindibile per chi ama lo sport, ma anche per chi cerca storie di resistenza e grandezza umana. Giagni restituisce a Thorpe il posto che gli spetta nella storia, e lo fa con un racconto avvincente, documentato e profondamente empatico. Ogni pagina è un tributo a un uomo che ha vissuto per competere, per vincere, ma che ha dovuto lottare anche fuori dal campo per il riconoscimento che meritava. Solo decenni dopo la sua morte, la sua eredità è stata pienamente riabilitata, dimostrando che la storia, a volte, ha bisogno di tempo per fare giustizia.

Ci sono vite che sembrano scolpite nella leggenda e destinate a essere raccontate più volte, ma poche hanno il peso simbolico e la complessità di quella di Jim Thorpe. Afferrare un’ombra. Vita di Jim Thorpe di Tommaso Giagni è un libro che non si limita a...Afferrare un'ombra. Vita di Jim Thorpe