Ci sono storie di sport e poi c’è la storia di Federica Pellegrini, un racconto che va oltre la semplice cronaca di successi e sconfitte, per trasformarsi in un viaggio nella mente e nell’anima di un’atleta straordinaria. Oro, la sua autobiografia, non è soltanto il resoconto di una carriera irripetibile, ma una confessione sincera e a tratti spietata sul peso delle aspettative, sulla lotta contro i propri limiti e sulla costante ricerca della perfezione. Attraverso le sue parole, il lettore viene trasportato in un universo fatto di sacrificio, di passione, di solitudine e di gloria, in cui ogni vittoria ha un prezzo e ogni sconfitta lascia un segno profondo.
Pellegrini ci porta dentro il suo mondo con una scrittura fluida e intensa, facendoci vivere il sacrificio quotidiano di una nuotatrice che ha dominato per anni il palcoscenico mondiale. Fin dalle prime pagine emerge il ritratto di una bambina determinata, capace di accettare la fatica come compagna di viaggio, fino a diventare la duecentista più forte della storia del nuoto. La sua è una storia di crescita e di resilienza, un continuo adattarsi alle sfide, tra allenamenti massacranti e il peso di una notorietà arrivata troppo presto, già a quattordici anni. L’ascesa di Federica non è stata lineare: ha dovuto affrontare critiche, pressioni mediatiche e il duro confronto con sé stessa, dimostrando che la vera forza di un campione non è solo fisica, ma soprattutto mentale.
Uno degli aspetti più potenti del libro è la capacità di Pellegrini di raccontare il lato oscuro dello sport di alto livello: le ansie, i fallimenti, le cadute. Non si tratta di un’esaltazione della vittoria fine a sé stessa, ma di una riflessione sulle sconfitte che hanno reso più dolci i successi, sulla fragilità nascosta dietro l’immagine della campionessa imperturbabile. La Pellegrini che emerge da queste pagine è una donna autentica, capace di raccontare la solitudine della corsia, la tensione prima di una finale olimpica, le crisi di panico e i momenti di smarrimento. L’autrice non nasconde le paure e le insicurezze che ha dovuto affrontare, regalando al lettore un ritratto sincero di ciò che significa essere una leggenda dello sport.
La narrazione è densa di episodi che restituiscono la dimensione umana della sua carriera: l’ossessione per il miglioramento, la capacità di trasformare la paura in forza, il dolore degli addii, come quello al suo storico allenatore Alberto Castagnetti. La perdita di Castagnetti rappresenta uno dei momenti più toccanti del libro, una ferita che ha segnato profondamente la sua carriera e la sua vita. Ma c’è anche spazio per la leggerezza, per le amicizie nate sul bordo vasca, per gli amori vissuti sotto i riflettori, per il rapporto viscerale con l’acqua, descritta quasi come un’entità viva, un elemento in cui rifugiarsi e ritrovarsi. Il nuoto, per Federica, non è solo uno sport, ma una dimensione esistenziale, un luogo in cui si sente davvero libera.
Dal punto di vista stilistico, Oro è un libro che scorre con il ritmo di una finale mondiale: avvincente, serrato, emozionante. La Pellegrini scrive con la stessa intensità con cui ha sempre nuotato, regalando al lettore una testimonianza vibrante e senza filtri. La sua voce è diretta, schietta, a tratti ironica, lontana dall’agiografia di tante autobiografie sportive. Ogni pagina trasmette l’energia e la determinazione che l’hanno resa un’icona, permettendo al lettore di entrare nella sua mente nei momenti di massima tensione agonistica, come le finali olimpiche e le gare in cui si è giocata tutto.
Ma Oro è anche un libro che ispira. Perché al di là delle medaglie e dei record, racconta la storia di una donna che ha lottato per affermare sé stessa, in un mondo che spesso ha cercato di etichettarla e incasellarla. Il messaggio più potente che ne emerge è che il vero traguardo non è solo quello del cronometro, ma quello interiore, la capacità di ascoltarsi, di accettarsi e di reinventarsi, dentro e fuori dall’acqua. Pellegrini invita il lettore a guardare oltre i titoli dei giornali e le celebrazioni sportive per comprendere il prezzo della grandezza e il valore della perseveranza.
La sua storia è un monito per chiunque insegua un sogno: non esistono scorciatoie, solo duro lavoro, cadute e ripartenze. È la prova che il talento, da solo, non basta se non viene alimentato dalla determinazione e dalla volontà di mettersi in discussione ogni giorno. Oro non è solo la storia di un’atleta, ma il racconto di una vita vissuta con intensità, una testimonianza che mostra quanto sia difficile restare ai vertici senza perdere sé stessi.
In definitiva, Oro è una lettura imperdibile per chi ama lo sport, ma anche per chi cerca una storia di passione, sacrificio e autenticità. È il ritratto di un’atleta straordinaria, ma anche di una donna che ha trovato nella fatica la sua forma di libertà. Il libro è una finestra sul dietro le quinte dello sport professionistico, un viaggio emozionante che lascia il lettore con una profonda ammirazione per il coraggio e la determinazione di Federica Pellegrini.