Summary

Eddie Felson, ex campione di biliardo, scopre il giovane e talentuoso Vincent Lauria e decide di prenderlo sotto la sua ala. Mentre lo guida nel mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo, il loro rapporto si trasforma in una sfida tra esperienza e ambizione, costringendo Eddie a riconsiderare il proprio ritorno al tavolo da gioco.

Il colore dei soldi (1986)

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“Il colore dei soldi” (titolo originale “The Color of Money”), diretto da Martin Scorsese e uscito nel 1986, è un film che rappresenta una sorta di seguito spirituale de “Lo Spaccone” del 1961. La pellicola segna il ritorno di Paul Newman nel ruolo di Eddie Felson, un tempo giovane e ambizioso giocatore di biliardo, ora invecchiato e disilluso, ma non privo di quella scintilla che lo aveva reso un campione. Il film esplora il tema della redenzione e della trasmissione del sapere attraverso la relazione tra Eddie e un giovane talento del biliardo, Vincent Lauria, interpretato da Tom Cruise.

Newman, in una performance che gli valse l’Oscar come miglior attore, offre un ritratto complesso di un uomo che ha perso il suo smalto, ma che vede in Vincent la possibilità di rivivere la propria gloria, seppur attraverso qualcun altro. Eddie Felson non è più l’uomo arrogante e impulsivo di un tempo; è ora un individuo consapevole dei propri errori e dei propri limiti, ma che cerca ancora una via per tornare a sentirsi vivo, anche se questo significa manipolare e sfruttare il giovane Vincent. Tom Cruise, nel ruolo di Vincent, incarna perfettamente l’archetipo del giovane arrogante e talentuoso, pieno di energia e fiducia, ma privo della saggezza necessaria per navigare nel mondo del biliardo professionale. La dinamica tra Eddie e Vincent è il cuore pulsante del film, un gioco di potere e di insegnamento che si sviluppa attraverso le partite e le truffe messe in atto dai due.

Martin Scorsese dirige il film con il suo solito stile viscerale e dinamico, trasformando le partite di biliardo in veri e propri duelli psicologici, dove ogni colpo è carico di tensione e significato. La regia di Scorsese è caratterizzata da movimenti di macchina fluidi e una colonna sonora energica, che sottolineano il ritmo frenetico e il mondo vibrante del biliardo. Il film, tuttavia, non si limita a essere un esercizio di stile; è anche una riflessione sulla natura del successo e su cosa significhi davvero vincere. Per Eddie, il biliardo non è solo un gioco, ma una metafora della vita stessa, dove le regole sono fluide e il vero nemico non è l’avversario, ma se stessi.

Il colore dei soldi è anche una riflessione sul passaggio del tempo e su come le ambizioni e i sogni possano cambiare con l’età. Eddie, pur cercando di insegnare a Vincent come vincere, è costretto a confrontarsi con il fatto che forse è lui stesso che ha ancora bisogno di imparare una lezione: quella di accettare la propria vulnerabilità e di trovare un nuovo significato nella vita al di là della competizione. La sceneggiatura di Richard Price, basata sul romanzo di Walter Tevis, offre dialoghi incisivi e personaggi ben sviluppati, rendendo il film non solo un dramma sportivo, ma anche un intenso studio dei personaggi.

La colonna sonora, composta da brani rock e blues, contribuisce a creare l’atmosfera vibrante del film, rendendo ogni partita una danza ipnotica tra i personaggi. La fotografia di Michael Ballhaus, con il suo uso sapiente della luce e delle ombre, aggiunge un ulteriore strato di profondità visiva alla narrazione, catturando l’oscurità e la luce che definiscono la vita di Eddie Felson.

“Il colore dei soldi” è un film che, pur essendo tecnicamente un sequel, si regge perfettamente come opera autonoma. È un racconto di redenzione, di insegnamento e di riflessione sulla natura del successo, portato alla vita da una regia vibrante e da interpretazioni straordinarie. Scorsese, con la sua visione unica, trasforma una storia di biliardo in una meditazione sul tempo, l’ambizione e la ricerca di senso nella vita.

Eddie Felson, ex campione di biliardo, scopre il giovane e talentuoso Vincent Lauria e decide di prenderlo sotto la sua ala. Mentre lo guida nel mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo, il loro rapporto si trasforma in una sfida tra esperienza e ambizione, costringendo Eddie a riconsiderare il proprio ritorno al tavolo da gioco. Il colore dei soldi (1986)